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Tre paesi lasciati senz'acqua
10 agosto 2009 alle 10:02:00 IT - OLLOLAI 2009

Da cinque giorni Gavoi, Lodine e Ollolai fronteggiano un'emergenza d'altri tempi: la mancanza dell'acqua. Il tutto conseguenza di un grave danno alle condotte che da Fonni portano l'acqua nei tre centri barbaricini.



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Una vera e propria emergenza sanitaria e sociale. «Abbanoa, tramite i suoi tecnici locali - racconta Salvatore Lai, sindaco di Gavoi - ci ha comunicato che si trattava di un disguido temporaneo e nonostante l'impegno dei referenti locali, tuttavia, l'inconveniente si protrae da cinque giorni». L'inconveniente sembra essere determinato da una condotta obsoleta che a seguito dei rattoppi continua a perdere acqua in diverse parti.

 Ecco quindi spiegata la distribuzione a singhiozzo nelle parti basse dei paesi interessati. «Non è possibile - si lamenta il sindaco di Lodine, Francesco Bussu - che Abbanoa non abbia un servizio di crisi che intervenga con immediatezza per risolvere problemi gravi come questo».
Intanto nei tre paesi sono stati attivati anche i servizi di protezione civile con la distribuzione da parte dell'Ente foreste di acqua attraverso con le autobotti. «È una richiesta che abbiamo sollecitato - spiega Salvatore Lai - alla stessa presidenza della Regione, al fine di rendere meno problematica la vita ai nostri cittadini. Per i nostri paesi si tratta, comunque, di un grave danno economico, con le attività turistiche che soffrono più di altre». Appunto: ristoranti, alberghi ed agriturismi in grave difficoltà, con il salvagente dei pozzi artesiani che di fatto limitano i danni. «I nostri cittadini - commenta Efisio Arbau, sindaco di Ollolai - dimostrano di essere capaci di affrontare. Tuttavia, non è accettabile che Abbanoa abbia tempi lunghi nel riparare le condotte. Questo nonostante il grande impegno dei tecnici locali. Abbiamo chiesto un incontro al Prefetto per segnalare la situazione di una condotta non più idonea».
Sul fronte Abbanoa arrivano rassicurazioni con l'impegno a chiudere l'ennesima falla e a ripristinare il servizio in giornata. Comunque, emerge la mancanza di una programmazione pluriennale nel sostituire condotte antidiluviane ed ancora peggio nel non aver un sistema di controllo e risoluzione delle crisi. O almeno così è sembrato in questi giorni in Barbagia.

Il sindaco Salvatore Lai precisa: «Capiamo tutto: dal periodo estivo, alle difficoltà economiche, ad un sistema in via di riordino. Ma non è tollerabile che non ci sia almeno il buon senso di essere presenti in forze nell'affrontare le emergenze».
MICHELE ARBAU
UNIONESARDA.IT

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